Comunicare efficacemente è fondamentale per sensibilizzare le persone sul tema della sostenibilità. Quando i messaggi sono chiari, coinvolgenti e diretti, hanno maggiori possibilità di arrivare alle persone, spingendole a riflettere profondamente sul proprio impatto ambientale. Una buona campagna di comunicazione agisce come un ponte tra la conoscenza teorica dei problemi e la loro comprensione emotiva e pratica.
Tra le sfide ambientali più pressanti del nostro tempo c’è quella della gestione dei rifiuti elettronici: si stima che entro il 2030 ne accumuleremo circa 75 milioni di tonnellate ogni anno: una vasta gamma di prodotti elettronici dismessi, dai telefoni cellulari ai computer, dalle televisioni ai piccoli elettrodomestici. Complice di questo aumento smisurato è rapido tasso di obsolescenza dei dispositivi elettronici, spesso dovuto alla cultura del “consumo usa e getta” e alle pratiche di produzione che incoraggiano il ricambio frequente dei prodotti. Molti di questi dispositivi contengono sostanze tossiche come mercurio, piombo e cadmio, che, se non smaltite correttamente, possono contaminare l’ambiente e causare gravi problemi di salute. Altro aspetto critico è legato alla riciclabilità e al recupero dei materiali: nonostante i rifiuti elettronici contengano metalli preziosi e altri materiali riutilizzabili, spesso non vengono riciclati in modo efficiente, portando a una significativa perdita di risorse.
Tenendo ben in mente questa problematica, il team Envision Racing ha adottato un approccio innovativo e creativo per sensibilizzare sul tema dei rifiuti elettronici. In occasione dell’ePrix di Londra, ultimo appuntamento del Mondiale di Formula E 2023, ha dato vita a un progetto unico che unisce il mondo delle corse alla sostenibilità ambientale, creando la “Recover-E”, una monoposto interamente realizzata utilizzando rifiuti elettronici e completamente funzionante.
La vettura è stata realizzata in collaborazione con l’artista e designer britannico Liam Hopkins utilizzando materiali elettronici come cellulari, computer portatili e altri dispositivi, che altrimenti sarebbero finiti come rifiuti. L’iniziativa ha avuto come obiettivo principale quello di aumentare la consapevolezza pubblica sull’impatto ambientale dei rifiuti elettronici e sulla necessità di riutilizzare e riciclare i vecchi prodotti elettronici.
Contemporaneamente, Envision Racing ha anche lanciato un’attivazione con le scuole – il “Recover E Waste to Race” – per coinvolgere i giovani e gli appassionati di tutto il mondo. Attraverso un concorso, i ragazzi sono stati invitati a creare la propria auto utilizzando rifiuti elettronici riciclati. Il coinvolgimento dei giovani in un’attività pratica come questa ha permesso di far passare l’importante messaggio che ogni cosa può avere una nuova vita, se riciclata nel modo giusto.
Un’iniziativa lodevole che ha permesso a Envision di rinnovare il proprio impegno nell’ambito della sostenibilità, sottolineando come l’innovazione e la creatività possono essere potenti alleati nella lotta contro i problemi ambientali.